"L'innovazione nell'agroalimentare passa dai Super-Tecnici"

Intervista

L'agricoltura e l'agroalimentare offrono oggi ai giovani varie opportunità di tipo professionale. La formazione è il primo passo per accedere a un settore dove la richiesta di specializzazione è sempre più elevata. Ne parliamo con Anna Zottola, Direttrice del Centro di Formazione Fondazione Minoprio, attivo nell'organizzazione e nella gestione di corsi di Istruzione Tecnica Superiore in questo campo.

  • 15/05/2015

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Intervista ad Anna Zottola, Direttrice del Centro di Formazione Fondazione Minoprio
Gentile dottoressa Zottola, il vostro centro di formazione consente di specializzarsi attraverso corsi ITS, di cosa si tratta?
 
Si tratta di corsi post-diploma della durata di due anni che hanno la caratteristica di svolgersi in presa diretta con il mondo del lavoro. La mission principale del percorso formativo è quella di formare tecnici superiori altamente specializzati e qualificati nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la produttività del paese.
 
Quanto è importante la formazione per trovare lavoro in questi campi?
 
E' fondamentale nell'economia di oggi poter contare su tecnici specializzati con competenze specifiche di alto livello, in grado di far crescere la qualità della sfera produttiva del paese sia a livello tecnico sia commerciale. La peculiarità di questi percorsi è proprio quella di immettere sul mercato del lavoro i cosiddetti "Super-Tecnici" - propri dei paesi del Nord Europa - che siano in grado di rilanciare le economie dei paesi di provenienza in virtù di un preparazione professionale di altissimo livello, ma anche di conoscenze scientifiche ed imprenditoriali applicabili al ruolo.
 
Come si articolano e che tipo di attività prevedono i vostri ITS?
 
I percorsi propongono una struttura temporale e didattica analoga all'Università con 4 semestri per 1800/2000 ore, esami a fine semestre e recuperi personalizzati, una didattica in laboratorio e tirocini obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo (anche all'estero).
Il 50% dei docenti  proviene dal mondo del lavoro e delle professioni, la frequenza volta al successo formativo è obbligatoria per l' 80% delle ore.  Sono previste attività in aula, laboratori, convegni e seminari, praticantato presso aziende o organizzazioni di settore, personalizzazioni, visite aziendali e tirocinio.
Al termine del corso, una commissione d'esame (di cui fanno parte rappresentanti delle scuola, università, formazione professionale ed esperti del settore con titolo riconosciuto in ambito nazionale ed europeo) accerta che siano state acquisite le competenze previste.
 
Un corso dedicato al marketing agroalimentare, a chi si rivolge e che tipo di prospettive d'impiego offre?
 
Il corso si rivolge ai giovani che cercano nella specializzazione post-diploma un alto livello di specializzazione nel settore agroalimentare, in linea con il Quadro Europeo delle Qualificazioni.  Il MIUR identifica questa figura come Tecnico superiore delle trasformazioni agrarie, agroalimentari ed agroindustriali, ovvero, colui che ha le competenze adeguate per intervenire nella gestione, controllo e commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari, sorveglia attività lavorative e di studio esposte a cambiamenti imprevedibili come la competizione fra i mercati internazionali. La sua specializzazione s'indirizza verso la commercializzazione anche con l'estero delle produzioni agricole e agroalimentari italiane. Si occupa di gestire e valorizzare i prodotti agricoli e agroalimentari made in Italy di cereali, carni, orto-frutta e conserve, vino e bevande, olio, latte e derivati. 
 
Ci parli invece dell'ITS dedicato alle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche, che tipo figure forma e con quali competenze?
 
Questo tipo di ITS si incentra, invece, sulle produzioni di piante di carattere orto-frutticolo ed ornamentale. Il tecnico formato dalla formazione Minoprio opera nel settore agricolo della produzione vegetale in particolare florovivaistica e dei servizi collegati (promozione, commercializzazione e impiego del prodotto). 
Fondamentale, in questo tipo di percorso, è:
  • l'acquisizione da parte degli studenti, di alcune competenze generali di base, utili per gestire gli strumenti informatici e linguistici della comunicazione, per organizzare e mantenere un sistema della qualità che favorisca l'innovazione nell'impresa; 
  • apprendere competenze tecnico professionali di tipo "trasversale" per gestire l'ambiente di lavoro, la sicurezza, per partecipare a forme associative, per applicare le regole che governano il mercato nazionale ed internazionale; 
  • acquisire alcune competenze tecnico-professionali di settore per programmare i piani di produzione di materiale vegetale florovivaistico, applicare tecniche e tecnologie di produzione innovativa a basso impatto ambientale con risparmio energetico, organizzare processi di valorizzazione commerciale della pianta florovivaistica. 
 
I moduli didattici sono definiti a seguito della progettazione monitorata da un Comitato Tecnico Scientifico, composto da membri qualificati rappresentanti di Università, Organizzazioni e Associazioni imprenditoriali, Collegio nazionale degli Agrotecnici e Periti Agrari.
 
Questi corsi permettono di acquisire i crediti necessari per accedere alle professioni di Agrotecnico e Perito Agrario?
 
Si. Il corso permette di acquisire tali crediti per coloro che hanno svolto il quinquennio dei corsi di riferimento e di accedere alle professioni di Agrotecnico e Perito Agrario, dopo aver svolto il relativo Esame di Stato. Consentono, inoltre, il riconoscimento di alcuni crediti formativi per l'eventuale ingresso a percorsi universitari di indirizzo agrario e di accedere ai pubblici concorsi. 
 
Quale titolo si rilascia alla fine e dove è spendibile?
 
Il titolo rilasciato è un Diploma di Stato di 5° Livello EQF e ISCED per Tecnico Superiore con l'indicazione dell'area tecnologica e della figura nazionale di riferimento. Nel nostro caso parliamo di Nuove Tecnologie per il Made in Italy - Sistema Agroalimentare - Tecnico Superiore per la filiera delle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche e Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agroalimentari. 
 
Quali sono i modi con cui facilitate l'inserimento nel mondo del lavoro di chi partecipa ai corsi?
 
Da ormai più di dieci anni, esiste in sede l'"Ufficio Lavora Informa" che dà un sostegno concreto agli studenti, inseriti nei diversi percorsi formativi, nel difficile incontro con il mondo del lavoro. Dal 2007 la Fondazione Minoprio è Ente Accreditato per i Servizi al Lavoro con iscrizione n. 015 all'Albo Regionale. È quindi in grado a tutti gli effetti di erogare gli stessi servizi di un Centro per l'Impiego, oltre che partecipare alle attività (Dispositivi, Bandi) promosse dalla Regione Lombardia e dalle Province per il sostegno all'occupazione. Uno strumento importantissimo per concretizzare gli obiettivi prefissati è la Banca Dati dello Sportello Lavoro dove, vengono raccolte da un lato le domande di lavoro o di tirocinio fornite dalle aziende e dall'altro le interviste di preselezione degli studenti, ex studenti o altri utenti del servizio, in cerca di occupazione, in modo da poter favorire un reale incontro per una opportunità lavorativa. 
 
Il primo inserimento avviene di norma attraverso il tirocinio?
 
Esatto. Lo stage formativo o il tirocinio, del quale l'"Ufficio Lavoro Informa" è il diretto promotore, sono le forme attraverso le quali avviene di solito il primo ‘"incontro" tra corsista e l'azienda. In questo modo, si crea l'occasione di sperimentare reciprocamente l'interesse e le potenzialità e si dà l'opportunità ai nostri corsisti di poter verificare le proprie competenze, conoscenze ed abilità. Nello stesso tempo, di mettersi a confronto con il mondo del lavoro reale e concreto creando una rete di rapporti che spesso possono proseguire con delle collaborazioni importanti.

FONDAZIONE MINOPRIO
 
La Fondazione Minoprio è un ente non a scopo di lucro che opera nel settore del florovivaismo e giardinaggio, a livello nazionale ed internazionale, svolgendo diverse attività di formazione e ricerca a sostegno delle aziende operanti nei settori della produzione, commercializzazione e realizzazione del verde. Del Consiglio d'Amministrazione fanno parte rappresentanti della Regione Lombardia, della Fondazione Cariplo ed eletti dall'Assemblea dei Soci (Province e Camere di Commercio di Milano, Como, Varese, Lecco, Università, Associazioni di Categoria e Organizzazioni Sindacali). 
 
Ha sede nella settecentesca Villa Raimondi, usufruendo del parco e della tenuta di Vertemate con Minoprio di proprietà della Regione Lombardia, concessi in comodato d'uso. Gli scopi della Fondazione sono: 
  • La formazione e la specializzazione nel settore ortofrutticolo, vivaistico e nel giardinaggio tramite l'organizzazione di corsi a tutti i livelli;
  • La ricerca e la sperimentazione nel settore floro-orto-frutticolo, vivaistico e naturalistico-vegetale a supporto dell'innovazione anche tramite progetti di razionalizzazione delle tecniche produttive, scambi delle conoscenze, mediante iniziative scientifiche e tecnico-agronomiche, anche attraverso la collaborazione con Enti e Università. 
  • L'allestimento e il mantenimento di collezioni vegetali, anche di specie autoctone e di particolare interesse regionale, a scopo di conservazione del germoplasma, di studio e sperimentazione. 
  • L'attività di comunicazione e promozione nell'ambito del verde attraverso attività editoriali, convegni, mostre e visite didattiche. 
 
Il sempre maggior impegno della Fondazione nella diffusione di una corretta educazione ambientale e alimentare è testimoniato dalle manifestazioni floreali organizzate in primavera e autunno per il grande pubblico e dalle visite guidate realizzate per le scolaresche, che vedono complessivamente la presenza di oltre 50.000 persone ogni anno.