"Lavorare nel turismo significa coniugare le proprie passioni con l'esigenza di trovare un'occupazione."

Intervista

Il turismo è uno dei settori produttivi più sviluppati in Italia. In ambito turistico, e specialmente per quel che riguarda l'accoglienza, esistono molte diverse figure professionali, che riguardano sia le posizioni più umili, sia quelle più prestigiose.

  • 23/02/2018

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Intervista a Roberto Principato, General Manager di Villa Athena


Il turismo è uno dei settori produttivi più sviluppati in Italia. In ambito turistico, e specialmente per quel che riguarda l'accoglienza, esistono molte diverse figure professionali, che riguardano sia le posizioni più umili, sia quelle più prestigiose.
Il direttore d'albergo, è il responsabile del corretto funzionamento di tutto ciò che concerne una struttura turistica, sia che si tratti di un hotel, che di un residence, che di un resort. La figura del direttore d'albergo è specializzata nel coordinamento di tutte le attività necessarie al raggiungimento del profitto per l'azienda, e della soddisfazione del cliente.
A tu per tu con Roberto Principato, General Manager dell'Hotel 5 stelle lusso Villa Athena, per conoscere meglio la figura del direttore d'albergo. 
 
 
Com'è arrivato a ricoprire questo ruolo, quali cambiamenti fondamentali ha vissuto nel suo percorso in questo settore?
 
Desidero innanzitutto fare una premessa, ricoprire oggi la funzione di General Manager di strutture luxury, richiede un infinito amore per il mondo dell'hotellerie.
Un po' come deve fare un buon padre che riesce a conciliare tutte le esigenze di ogni componente della propria famiglia.
Ho iniziato la mia carriera in giovane età, avevo 13 anni. Ricordo ancora quanto ero affascinato dal mondo alberghiero. Così, subito dopo la scuola avevo trovato lavoro come inserviente di cucina in una trattoria. Qualche mese dopo, a causa della malattia di un comis di sala del ristorante, la proprietà mi chiese di sostituirlo nel suo ruolo. Questo fu per me una grande opportunità che mi permise di lavorare come comis di sala ogni sera dopo la scuola. Il mondo della ristorazione, è stato per me un'occasione per conoscere più da vicino questo mondo. In quel periodo, un albergo stava ricercando camerieri di sala, mi sono candidato e fui assunto nel comparto di sala/bar dove ho lavorato per un paio di anni acquisendo un discreto bagaglio di conoscenze del reparto food and beverage. Dopo il diploma avevo l'ambizione di lavorare all'estero, così mi candidai nel comparto f&b di una prestigiosa compagnia di navi da crociera la "princess cruise".  
Ricordo un episodio particolare che rafforza quanto era grande la mia passione per questo settore: la Princess Cruise operando negli Stati Uniti richiedeva al proprio personale dipendente, un inglese fluente e non ovviamente "scolastico" come lo era il mio a quel tempo. Sebbene, il direttore delle risorse umane mi comunicò telefonicamente che la conoscenza della lingua era una skill fondamentale ai fini di entrare a fare parte dello staff della Princess Cruise, io in buona fede perché spinto dalla mia grande voglia e il mio entusiasmo di volere intraprendere questa nuova esperienza, confermai di possedere un inglese fluente. Il colloquio fu interamente in lingua e dunque capirete il mio stato... ma sono stato sincero dicendo al Manager che la mia passione era più forte di qualunque altra motivazione. Il direttore delle risorse umane mi disse "l'assumiamo per un solo motivo, lei è una persona che ha grande coraggio e sete di apprendere, quindi la compagnia ha bisogno di persone come lei".
Figuratevi la mia felicità per questa nuova avventura alla scoperta del mondo!
Ho fatto questa meravigliosa esperienza per diversi anni viaggiando per quasi tutto il mondo è conoscendo diverse culture.
Ritornato in Italia, avevo padronanza delle lingue, così mi proposero un lavoro come portiere di notte. Iniziai questa nuova avventura ma la mia fame dì sapere e scoprire cresceva sempre più… A tal proposito mi sono iscritto alla facoltà di scienze delle comunicazioni e continuai a lavorare da portiere a segretario di ricevimento, da capo ricevimento a vice direttore, fino ad oggi dove ricopro il ruolo di direttore generale.
Vi confesso che la mia voglia di conoscere è rimasta sempre la stessa, non smetto mai di confrontarmi con le nuove tendenze. Il consiglio che mi sento di dare è che bisogna solo crederci, tutti potete farcela è necessaria solo un'immensa passione!

 
Quali sono le competenze di base richieste per svolgere questa professione?
 
Le competenze ovviamente vanno acquisite con il tempo e l'esperienza. Ad ogni modo per lavorare nel comparto turistico ricettivo, è necessario parlare la lingua inglese e almeno un'altra lingua. Tramite corsi formativi, acquisire competenze minime nel comparto del food and beverage e naturalmente avere tanta voglia di lavorare. Poi, Il carisma farà la differenza!
  
La comunicazione e il marketing attraverso i social network. Quanto sono diffusi nel settore turistico? Sono davvero efficaci nel veicolare i nuovi flussi?
 
Oggi più che mai il marketing si è sposato completamente sul mobile è fondamentale posizionare le strutture ricettive nel l'interfaccia mobile.
Avere conoscenza del marketing e delle politiche di vendita, è importantissimo per organizzare al meglio le revenue del management interno.
 
Cosa consiglia a un giovane che aspiri a diventare direttore d'hotel? Quanto è importante la formazione?
 
Ai giovani consiglio di formarsi presso enti scolastici svizzeri come a Losanna e poi fare esperienza in vari settori alberghieri specialmente all'estero.
 
Il turismo è una risorsa vitale per il nostro Paese ma rischia di non essere sufficientemente valorizzato. Come attore privilegiato dell'accoglienza turistica e General Manager di un'importante struttura alberghiera, in quale chiave deve essere interpretato, secondo lei, il prossimo futuro dell'hotellerie italiana? 
 
L'Italia è una grande destinazione turistica per tutto il mondo. Ormai con le guerre geografiche che conosciamo, l'Italia è una meta sempre più ambita, al massimo si spostano fino a Malta. Pertanto, è necessario cogliere l'occasione di potere ospitare al meglio questa forte domanda offrendo sempre più servizi di qualità. Per tale ragione sono necessarie scuole di formazione più specializzate e al passo con le dinamiche alberghiere odierne.