Vita da stagionali: non è più tempo di improvvisare

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Camerieri, bagnini, maestri di fitness e animatori nei villaggi: tante le opportunità estive che richiedono una sempre maggiore specializzazione.


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Redazione di Educaweb
Iscriversi nelle liste di centri per l'impiego e agenzie del lavoro; inserire il proprio curriculum nelle borse di lavoro on line; seguire costantemente corsi di formazione; mostrarsi flessibili sin dal primo approccio con il datore di lavoro; seguire sempre la domanda, magari anche spostandosi geograficamente.
Secondo una recente inchiesta del quotidiano Il Sole 24 Ore, vivere da stagionali è possibile, talvolta anche redditizio, sempre che si sia disposti a seguire alcune fondamentali regole non scritte ma condivise da associazioni di categoria e sindacati dei settori a più alto tasso di stagionalità. Piccole strategie per essere competitivi se si è a caccia di un impiego nell'industria alimentare come nel turismo e nell'agricoltura, comparti che proprio nei periodi vacanzieri o a immediato ridosso delle vacanze risultano maggiormente attivi. Purché sia chiaro un concetto di fondo: non è più tempo d'improvvisare. La specializzazione paga, anche per lo stagionale.

Mettersi sul mercato
Il primo passo consiste nel mettersi sul mercato. Un consiglio per più giovani, è quello di iscriversi a centri per l'impiego e agenzie del lavoro, moltiplicare il più possibile i canali di reclutamento. Proprio perché non funzionano tutti allo stesso modo, diversificare i percorsi per chi si propone per la prima volta per un lavoro stagionale diventa decisivo.

Tenere d'occhio il web
Occorre poi riservare un occhio attento alle opportunità offerte dal web, in particolare alle sempre più numerose borse on line che consentono l'incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale.

La formazione è fondamentale
La formazione continua è diventata imprescindibile. Per lavorare nell'industria alimentare, così come nel campo del turismo e della ristorazione, dicono gli esperti, servono competenze sempre più specifiche che si acquisiscono con l'esperienza sul campo ma anche frequentando corsi specifici. I corsi possono essere a pagamento o finanziati dalle regioni, in base alle necessità specifiche di un territorio e del relativo mercato.

Essere flessibili
La flessibilità è un asset fondamentale per il lavoro stagionale. Chi è pronto a fare turni o a lavorare di notte ha per esempio maggiori chance. A ciò si aggiunge la flessibilità geografica, che rappresenta sicuramente un valore aggiunto: chi viaggia lavora di più e meglio, perché può andare più facilmente incontro alla domanda. D'estate al mare, d'inverno in montagna. Stagionali sì, ma al lavoro tutto l'anno.

Con l'estate alle porte, le occasioni per i lavoratori stagionali sono in aumento. Il settore turistico offre le maggiori possibilità di impiego: oltre alle figure professionali più tradizionali nel settore alberghiero e ristorazione (barman, cameriere, cuoco, pizzaiolo), esistono occupazioni nelle quali puoi sfruttare le tue competenze più specialistiche. Se possiedi un brevetto (ad esempio bagnino o sub) o pratichi uno sport, o hai la passione del teatro, della fotografia, della danza, se parli una lingua straniera, puoi sfruttare queste tue competenze nei villaggi turistici, come animatore per adulti e bambini, come istruttore di fitness, vela o nei lavori di segreteria e reception.

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