Imparare la lingua dei segni, dove e perché

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La conoscenza della LIS (Lingua Italiana dei Segni) offre vari sbocchi professionali.


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Redazione di Educaweb
Se avete mai conosciuto persone con problemi di udito o nell'uso della parola, vi sarete sicuramente resi conto che, per comunicare con loro, è necessario ricorrere alla gestualità. Da questa esigenza nasce appunto, la Lingua Italiana dei Segni (LIS), la cui conoscenza può essere utile in tutti quei contesti, e per tutte quelle professioni, in cui sia necessario comunicare con persone che presentano questo tipo di problematiche. Diventato già dal 1980 un linguaggio vero e proprio, la LIS è usata oggi da circa 30 mila utenti con regole grammaticali, sintassi e morfologia. 
 
Imparare la lingua dei segni 
Per apprendere la lingua dei segni è necessario rivolgersi all'ENS, Ente Nazionale Sordi, che si occupa di diffondere la LIS attraverso corsi specializzati. Ci sono tre livelli del linguaggio dei segni e ognuno prevede un test finale di apprendimento, per poter accedere al successivo. Superati i tre livelli, si può accedere al corso professionale per diventare interprete del linguaggio dei segni. Servono buona memoria, allenamento costante e dedizione.
 
Sbocchi lavorativi
Per chi conosce la LIS ci sono diversi sbocchi professionali possibili. Ve ne indichiamo alcuni:
 
- Interprete: ha il compito di tradurre dalla lingua vocale alla LIS e viceversa. I contesti possono essere numerosi: TV, convegni, seminari, Università, incontri tra sordo/i e servizi pubblici (ospedale, studi legali, commercialisti, ecc.). 
 
- Assistente alla comunicazione: figura professionale che opera all'interno della scuola con uno o più bambini sordi. Si tratta di tradurre e spiegare ciò che hanno detto gli insegnanti e di aiutare i bambini ad apprendere le nozioni necessarie. Sono sufficienti i tre anni del corso LIS. 
 
- Educatore: presso varie strutture in cui ci sia uno o più ospiti sordi (ad esempio comunità per bambini abbandonati o maltrattati, per tossicodipendenti, per famiglie problematiche, carcere, oppure comunità apposite che ospitano soggetti con problemi di sordità). E' molto importante che ci sia una figura professionale che sappia comunicare con la LIS con i soggetti sordi. 
 
- Presso l'ENS (Ente Nazionale Sordi): in città grandi come Roma, Milano, Torino, ecc. le sezioni locali hanno bisogno di personale per effettuare vari compiti (telefonate, sportelli informativi, ecc.). 
 
- Presso cooperative sociali: ce ne sono tante che si occupano del mondo dei sordi e che assumono persone che sappiano utilizzare il linguaggio dei segni. 
 
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