ECM, scadenza 31 dicembre!

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Il 31 dicembre è fissata la scadenza per raccogliere i crediti ECM, la formazione obbligatoria per il personale sanitario, dell'intero triennio 2014-16.E' la prima volta che la normativa impone una scadenza di questo tipo. E a te quanti crediti mancano?


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Redazione di Educaweb.it

Il sistema ECM, Educazione Continua in Medicina, è il processo che consente al professionista della salute di mantenersi aggiornato nella sua formazione di base e rispondere al meglio ai bisogni dei pazienti, integrandosi con le esigenze del sistema sanitario nazionale.

Tutti coloro che lavorano nella Sanità, pubblica o privata, lavoratori dipendenti e libero professionisti, sono tenuti all'aggiornamento annuale ECM, che rappresenta dunque un'opportunità di formazione continua e una garanzia di professionalità per i pazienti.

L'obiettivo della formazione ECM
Obiettivo della formazione continua è l'approfondimento e miglioramento delle abilità cliniche, tecniche e manageriali dei professionisti coinvolti, che significa che gli argomenti trattati nei corsi ECM possono spaziare da approfondimenti di pratiche mediche alla gestione degli aspetti relazionali a processi manageriali e di gestione del personale e delle strutture. Naturalmente la formazione ECM deve essere erogata da centri accreditati.

Il triennio 2014-16
A partire dal 2002, anno in cui è stato avviato il Programma nazionale di ECM (in base al DLgs 502/1992 e Dlgs 229/1999), la Commissione Nazionale Formazione Continua ha stabilito di triennio in triennio l'ammontare annuale obbligatorio di crediti formativi: per il triennio 2014-16, il totale è di 150 crediti, per un minimo di 25 e un massimo di 75 crediti all'anno.

Le modalità possibili di acquisizione dei crediti sono diverse: formazione in presenza, FAD (formazione a distanza), formazione sul campo.

Quest'anno, nel luglio 2016, però, la Commissione Nazionale ha stabilito che, a differenza del passato, i 150 crediti debbano essere acquisiti entro e non oltre il 31 dicembre, in modo da avere chiaro a fine triennio chi è in regola e chi no.

In virtù dell'Accordo Stato-Regioni del 19 aprile 2012, per i libero professionisti è anche possibile acquisire i 150 crediti tutti insieme, e non suddivisi sulle singole annualità.

La formazione a distanza
A partire dal 2013, inoltre, i crediti ECM possono essere acquisiti interamente in modalità FAD, e questo semplifica di molto l'onere per i professionisti, visto che noti provider accreditati suggeriscono, per risparmiare tempo, di scegliere corsi di formazione su argomenti già conosciuti, in modo da ridurre drasticamente le ore di lavoro necessarie per acquisire i crediti, visto che in FAD è riconosciuto un credito per un'ora di lavoro, che è stimata su una media piuttosto generica. Non certo lo spirito con cui si è pensata la formazione continua, ma una scorciatoia che per quanto comprensibile è forse poco deontologicamente apprezzabile.

Ci sono eccezioni all'obbligatorietà?
La formazione continua è infatti un esplicito obbligo deontologico per il professionista, sanzionata dagli Ordini di appartenenza (o almeno così è previsto dalla normativa, anche se pare che solo di recente gli Ordini si stiano attivando per monitorare la situazione dei propri iscritti). Argomento delicato questo, in particolare per alcune categorie come gli psicologi – che in alcuni casi sostengono altre tesi – ma molto chiaro in linea di principio. Chiaramente uno dei temi più dibattuti è il costo dei corsi accreditati ECM, che rappresentano una spesa obbligatoria, e per questo non amata. Ma sono anche molti i corsi ECM gratis, a distanza, e spesso la qualità non ha nulla da invidiare a corsi più blasonati.

La normativa prevede l'esonero temporaneo dall'obbligo solo chi sta frequentando corsi di formazione e specializzazione post laurea, e situazioni di gravidanza o di assolvimento di obblighi militari (anche se si parla di una legge del 1986, forse ormai superata nei fatti, non esistendo più l'obbligo di leva?).


Potete cercare anche nel nostro portale la nutrita lista dei corsi ECM accreditati.

E per approfondire, potete visitare il sito dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: non è aggiornato, ma è il punto di riferimento istituzionale.