Acqua: dalla salute agli sprechi, alcune regole d'oro per un uso domestico responsabile ed efficiente

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Qual è il rapporto tra gli italiani e l'acqua? In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, è stato condotto un studio da "In a Bottle" circa gli atteggiamenti degli italiani nei confronti di questa preziosa risorsa.


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I numeri sembrano essere confortanti: ben il 71% la ritiene fondamentale per gli usi che se ne fanno nella vita quotidiana, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della salute, dell'ambiente e del risparmio economico. Gli italiani però riconoscono anche diversi problemi legati all'acqua: dalla qualità di ciò che beviamo, alla disponibilità per tutti. E per reagire a tutto ciò c'è chi decide di informarsi meglio e attuare comportamenti più corretti…

Quanto è importante l'acqua nella vita quotidiana? 

Ben sette italiani su 10 la ritengono fondamentale in primis per la salute, seguita dai riflessi sull'ambiente, dal risparmio economico - soprattutto tra le mura domestiche - e dalle attività sportive. Gli italiani mostrano anche una particolare sensibilità verso alcuni problemi legati all'acqua: per il 44% è molto importante tutto ciò che è legato alla qualità di ciò che si beve, mentre il 21% evidenzia il problema della disponibilità della risorsa per tutti. Non mancano poi coloro che puntano il dito contro gli sprechi che si riscontrano nell'uso di ogni giorno (17%) e chi imputa alle attività dell'uomo possibili conseguenze future su qualità e quantità della risorsa (11%). A tal proposito un italiano su due è preoccupato per i danni ambientali, come il dissesto idrogeologico e le esondazioni e il prossimo esaurimento della risorsa. Davanti a queste problematiche gli italiani sembrano aver preso coscienza e dichiarano di informarsi di più su tutto ciò che ha a che fare con gli effetti dell'acqua sulla salute o sui meccanismi che permettono di non sprecarla in casa. Il 25%, poi, afferma di aver intrapreso comportamenti più corretti, sia a livello individuale che nell'educazione dei propri figli o nella sensibilizzazione degli altri.
 
Ma quali sono le regole d'oro per un uso domestico responsabile ed efficiente dell'acqua

- Riduttori di flusso per ogni rubinetto: esiste un'ampia offerta di rubinetteria e di dispositivi adattabili che razionalizzano il consumo dell'acqua. Si trovano da tempo sul mercato i rubinetti monocomando, con temporizzatore, con chiusura elettronica. I prodotti più significativi per capacità di riduzione dei consumi sono i frangigetto e le docce a basso consumo che possono erogare da 10 a meno di 5 litri/minuto.

- Super risparmio dentro al box: una doccia di un quarto d'ora consuma 100 litri di acqua, una doccia di 7-8 minuti circa sessanta. La doccia è la scelta giusta, ma deve essere rapida: dai 3 ai 5 minuti fa risparmiare anche 50 litri di acqua rispetto a un bagno. E se talvolta vogliamo proprio regalarci un momento di rilassamento sotto il getto d'acqua, prolunghiamo pure di qualche minuto, sarà sempre più conveniente del bagno e ci darà un tempo più che soddisfacente di relax e lavaggio del corpo. Sotto la doccia chiudere il rubinetto mentre ci si insapona e ancora chiuderlo mentre si fa lo shampoo: si risparmiano altri dieci litri. Chiudere il rubinetto quando non serve: mentre si lavano i denti, mentre si rade la barba, mentre si lavano le mani e la faccia.

- Lavatrice e lavastoviglie, lavaggi a pieno carico e tenere puliti i filtri: il primo consiglio è quello di dotarsi di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, identificabili attraverso le etichette obbligatorie. Il prezzo d'acquisto forse sarà più alto, ma il vantaggio in termini di risparmio energetico e durata ripagherà la cifra spesa. Ciò detto va inoltre ricordato che è bene avviare il lavaggio solo a pieno carico, il risparmio d'acqua (ed economico) a fine anno sarà notevole. Cercare di utilizzare la minore quantità possibile di sapone per entrambi, mentre nello specificoper la lavatrice preferire lavaggi a basse temperature.

- Per annaffiare, irrigare sempre alla sera: le piante da giardino o d'appartamento richiedono notevoli quantità d'acqua. L'innaffiamento del giardino permette, così come le piante d'appartamento, l'utilizzo di acqua piovana e delle cosiddette «acque grigie». Quest'ultime sono quelle risorse idriche sottoposte a un primo leggero utilizzo, dopo il risciacquo delle verdure per esempio. Raccogliere anche l'acqua piovana e quella dei climatizzatori: va sfruttata per gli usi non potabili, ad esempio per lavare l'auto e innaffiare il giardino. Importante poi la scelta dei momenti in cui dare da bere alle proprie piante, preferibilmente nei momenti più freschi della giornata, così da ridurne al minimo l'evaporazione dell'acqua.

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