Pmi: serve più formazione continua

Attualità

Sono meno della metà le piccole e medie imprese italiane che si avvalgono costantemente della formazione continua. L'aggiornamento professionale è importante: i risultati del sondaggio di Fonditalia e Expotraining.

  • 03/10/2014

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Redazione di Educaweb
Sono meno della metà le imprese italiane che usufruiscono costantemente della formazione continua, con ricadute non indifferenti sul sistema economico del Paese. Il dato, diffuso da una nota di agenzia stampa, viene da un sondaggio realizzato da Fonditalia in collaborazione con Expotraining tra il pubblico delle piccole e medie imprese. Tra queste ultime, il 54 per cento trascura la formazione come impegno costante e duraturo nel tempo.
 
Il sondaggio ha preso in considerazione i temi più comuni dei corsi di formazione frequentati dai dipendenti delle aziende: al primo posto ci sono salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sviluppo di abilità personali e conoscenza del contesto lavorativo; pochi invece risultano essere i corsi dedicati all'informatica, alla contabilità, alla gestione amministrativa o aziendale. 
 
Cos'è la formazione continua?
 
E' quel tipo di formazione che permette a un azienda di avere a disposizione lavoratori aggiornati e di non perdere di vista le opportunità più promettenti offerte dal mercato. In pratica, si tratta di formazione per gli occupati, con carattere di sviluppo e completamento (aggiornamento e perfezionamento) di competenze professionali già acquisite. 
 
Le attività possono essere finanziate sia dalle imprese per i propri dipendenti, sia  sostenute da fonti finanziarie diverse (finanziamenti di tipo pubblico o privato); essere destinate ai singoli lavoratori che, a prescindere dalle esigenze della propria azienda, vogliano autonomamente accedere a percorsi formativi che supportino il loro sviluppo professionale.
 
Per maggiori approfondimenti visita questa pagina dell'Isfol.