L'anno appena trascorso ha avuto come protagonista indiscusso l'
agroalimentare Made in Italy. La presenza di
Expo, infatti, ha portato l'immagine italiana alla ribalta internazionale e ha acceso il dibattito sull'
alimentazione contribuendo a un notevole rilancio dell'
export (
18 miliardi di euro di prodotti esportati solo nel primo semestre dell'anno secondo i dati
Istat).
Il 2016 si apre quindi sotto una buona stella per chi ha voglia di specializzarsi e lavorare nel settore agroalimentare, ricco di molteplici prospettive:
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all'interno delle filiere agroalimentari locali
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nello sviluppo sostenibile
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nella ricerca di metodologie di produzione compatibili con l'ambiente e la salute umana
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nell'innovazione tecnologica applicata al settore
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nel campo della certificazione dei prodotti.
I diversi profili e possibilità lavorative corrispondono ad una varietà di
percorsi formativi e comprendono:
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diplomi di scuola secondaria di secondo grado (istituti tecnici o professionali con indirizzo agrario)
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qualifiche e ai diplomi IeFP
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Istituti Tecnici Superiori
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corsi di laurea di primo livello e di laurea magistrale (Biotecnologie, Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale ed ambientale, Ingegneria civile ed ambientale, Economia, Scienze dell'economia e della gestione aziendale, Scienze agrarie e agro-alimentari, Scienze forestali, Scienze ambientali, Scienze naturali, Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali, Viticoltura e Enologia).
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Master e corsi privati post-laurea.
Come dicevamo, la gamma di professioni impiegate nel settore agricolo è davvero ampia.
Per conoscere le principali, visita il nostro Dizionario delle professioni alla sezione
Agricoltura, giardinaggio, mineralogia!